Meno conosciuto di altre opere della stessa autrice, Lady Oracolo di Margaret Atwood è un romanzo originale e inquieto, attraversato da una vena di malinconia e da un’ironia sottile.
“La mia morte l’ho progettata con attenzione, a differenza della mia vita, che ha vagato tortuosamente da una cosa all’altra malgrado i miei deboli tentativi di controllarla. La mia vita aveva una certa tendenza ad allargarsi a macchia d’olio, ad afflosciarsi, ad attorcigliarsi in volute e svolazzi come la cornice di uno specchio barocco […]. La mia morte, invece, la volevo ordinata e semplice, dimessa, persino un po’ austera […]. Il trucco era sparire senza lasciare traccia, lasciandomi alle spalle l’ombra di un cadavere, un’ombra che tutti avrebbero preso per realtà concreta. Sulle prime pensai che ci sarei riuscita”.
Così si apre il libro, e in poche righe troviamo già tutto: la voce ironica, il caos della vita, il bisogno di ricominciare.
Una protagonista in fuga (da se stessa)
Nel tentativo di ripartire da zero dopo una vita assai ingarbugliata, la scrittrice Joan Foster inscena la sua morte e si rifugia in Italia. Non è la sua prima fuga, non è la prima volta che indossa una maschera: lo ha fatto fin dall’infanzia, per prendere le distanze da una madre opprimente e da un corpo che non sentiva suo e per gestire un’identità che sembra quasi cambiare forma ogni volta che prova a metterla a fuoco.
La sua storia si intreccia con quella dell’eroina del romanzo gotico che sta scrivendo, in un continuo gioco di specchi tra realtà e finzione, tra eventi tragicomici, personaggi bizzarri ed episodi al limite del soprannaturale. Ma sotto la superficie, Lady Oracolo è un romanzo sull’identità e sulla libertà, su quanto sia difficile rimanere fedeli a se stessi quando il mondo ti chiede di essere qualcun altro.
Atwood e la parodia del gotico
Pubblicato nel 1976, Lady Oracolo è uno dei primi romanzi di Margaret Atwood e contiene già molti dei temi che torneranno nelle sue opere più note: il ruolo della donna, il peso dello sguardo altrui, il concetto di identità, gli stereotipi di genere. Qui li affronta giocando a fare la parodia del romanzo gotico per smontarne dall’interno i cliché e restituirci un ritratto complesso, ironico e moderno della protagonista femminile.
Per concludere…

Lady Oracolo è un romanzo che alterna leggerezza e inquietudine, ironia e malinconia. Questi stati d’animo, insieme ai numerosi riferimenti alla letteratura gotica, lo rendono particolarmente indicato come lettura autunnale.
Nonostante in Italia non sia facilissimo da reperire, vale la pena cercarlo: io l’ho letto in un’edizione Giunti del 1986, ma al momento non risultano nuove traduzioni. Se non lo trovate in libreria, provate in biblioteca, oppure leggetelo in lingua originale nell’edizione Hachette Collections reperibile su Amazon. Fate clic sulla copertina qui accanto per andare direttamente alla pagina del prodotto.
