Programmate un altro viaggio in Egitto ma avete già visto quasi tutto? Cercate un itinerario alternativo ai percorsi turistici classici o semplicemente avete trovato un volo economico per Alessandria D’Egitto e state cercando un modo per integrare la visita di questa città? Allora spero che la mia breve vacanza tra Alessandria e l’oasi di El Fayyum, svoltasi a gennaio 2024, possa esservi d’ispirazione.
Come abbiamo strutturato il viaggio
Come alcuni di voi già sapranno, noi viviamo a Hurghada, ma la nostra breve vacanza ha avuto come punto di partenza la località di Shibin El Kom, nella provincia di Menoufia, dove ci trovavamo già per fare visita ai parenti di mio marito. Con noi c’erano i nostri figli, di 4 e 8 anni.
Per spostarci abbiamo usato la nostra auto privata, affidandoci al navigatore, che è stato fondamentale. Ad Alessandria ci siamo mossi in autonomia, mentre all’oasi di El Fayyum ci siamo affidati a un driver e alla sua jeep.
Essendo partiti dal Nord del Cairo e non dovendo visitare la capitale, abbiamo fatto solo due tappe: Alessandria d’Egitto e il villaggio di Tunis nell’oasi. Ciò ha comportato viaggi di molti chilometri e diverse ore. L’ideale sarebbe inserire la visita de Il Cairo tra le due tappe, in modo da spezzare il viaggio.
Alessandria d’Egitto
Le visite

Arrivati ad Alessandria in tarda mattinata, abbiamo iniziato subito a visitare i principali punti di interesse.
Abbiamo scelto di vedere la Colonna di Pompeo, situata su una collina che sorge nel mezzo della città, e le Catacombe di Kom El Shoqafa, dopo aver convinto i miei figli che non ci sarebbero state né mummie né cadaveri di altro tipo. Abbiamo saltato il Teatro romano, perché l’ora di pranzo era ormai trascorsa e i bambini avevano fame.
Dopo una buona pizza in un piccolo ristorante vista Mediterraneo, ci siamo dedicati alla Cittadella di Qaitbay, famosa per essere stata costruita nel luogo in cui si trovava il Faro di Alessandria, una delle meraviglie del mondo antico.

A metà pomeriggio abbiamo raggiunto la splendida Biblioteca alessandrina, che domina la Corniche. Qui purtroppo i bambini non sono potuti entrare, poiché l’ingresso non è consentito ai ragazzi sotto i 14 anni al di fuori di specifiche fasce orarie e aree dedicate. Mio marito e io, invece, ci siamo alternati e abbiamo potuto ammirare, anche se per poco tempo, questa meraviglia dell’architettura in cui regnava un’atmosfera di pace in totale contrasto con il caos della città.
Dopo una sosta alla graziosa caffetteria annessa alla Biblioteca, dovevamo valutare se raggiungere uno dei palazzi tra Ras El-Tin e Montazah, ma traffico, pioggia e sopraggiungere della sera ci hanno fatto desistere. Sapevamo che fermandoci ad Alessandria un solo giorno, avremmo dovuto sicuramente rimandare alcune visite. Speriamo che l’occasione di recuperarle arrivi presto!

L’hotel
Abbiamo pernottato all’Hilton Alexandria Green Plaza, una struttura 5 stelle all’interno di un centro commerciale, molto comoda per la sua posizione. La soluzione si è rivelata ottimale, perché per la cena abbiamo potuto scegliere tra i numerosi locali nelle immediate vicinanze.
Oasi di El Fayyum
Dopo la sveglia presto e una buona colazione a buffet, abbiamo intrapreso il nostro viaggio verso l’oasi di El Fayyum, dove avremmo trascorso due giorni e due notti. Google Maps ci ha suggerito una strada panoramica, che ci ha consentito di ammirare in totale solitudine un paesaggio unico caratterizzato da grandi distese di sabbia, particolari formazioni rocciose e una grande pace.
Il villaggio di Tunis e l’hotel

Il nostro hotel, il Palm Shadow Resort, si trovava nel villaggio di Tunis, in una posizione tranquilla di fronte a un lago salato. Il resort è piuttosto informale e immerso in un grande giardino con piccoli angoli accoglienti. I bambini hanno apprezzato il parco giochi, anche se in condizioni non proprio perfette.
Nell’albergo c’è un buon ristorante, che propone sia piatti egiziani sia qualche opzione internazionale, come pasta e cotolette. Per la colazione, inclusa nel prezzo della camera, avevamo due scelte, entrambe molto tipiche: foul (una specie di purea di fave) e taameya (falafel) oppure feteer (una sfoglia a strati preparata con burro chiarificato) accompagnato da formaggi morbidi e miele.
Dopo aver scaricato i bagagli e visto la camera, abbiamo fatto una breve passeggiata nel caratteristico villaggio, acquistato qualche souvenir e visitato i negozi di ceramiche. Chi vuole, può partecipare a varie attività, come workshop di ceramica, passeggiate a cavallo ed escursioni sul lago.
La Valle delle Balene e le bellezze naturali di El Fayyum

La giornata successiva si è svolta prevalentemente in jeep, alla scoperta di Wadi Al-Hitan e delle bellezze naturali dell’oasi.
Wadi Al-Hitan, nota come Valle delle Balene, è un sito paleontologico patrimonio dell’UNESCO che volevo visitare da tempo. Oltre ai fossili a cielo aperto, che coprono un’area vastissima, ci sono un piccolo museo e una saletta video, dove i visitatori possono guardare un utile video informativo (in arabo o in inglese) riguardante il sito e i reperti che ospita. Il tutto è immerso in un paesaggio unico, che va visto personalmente, perché le foto non rendono l’idea.
Dopo la sosta in un campo nel deserto per un semplice pranzo a base di pollo allo spiedo, riso e insalata, la giornata è proseguita con un giro panoramico, con tanto di adrenaliniche “scalate” delle dune e sosta presso due laghi dal grande fascino, tra cui il Lago magico che abbiamo ammirato da un’altura. Il mio più grande rammarico è non aver visto le cascate di Wadi El-Rayan, ma il nostro driver ce le aveva sconsigliate in quel giorno particolare a causa dell’eccessivo afflusso di visitatori per una festività pubblica.
Tornati in albergo nel pomeriggio, abbiamo fatto un’altra breve passeggiata nel villaggio, cena e nanna presto per prepararci al lungo viaggio di rientro a Hurghada.
Dettagli utili per il vostro viaggio in Egitto
- A gennaio, le temperature sono abbastanza basse. Ad Alessandria piove spesso e nell’oasi le serate sono fredde. Indispensabili un piumino e un copricapo per proteggere le orecchie dal vento nel deserto.
- Gli ingressi ai siti di Alessandria si pagano solo con carta. I residenti e gli egiziani hanno tariffe agevolate rispetto ai turisti.
- Ad Alessandria, nei pressi dei siti archeologici, non ci sono parcheggi dedicati. Bisogna lasciare l’auto in strada, in alcuni casi contando sul consiglio dei parcheggiatori abusivi, che con una piccola mancia diventano anche abili dispensatori di informazioni.
- L’oasi di El Fayyum dista circa 4 ore da Alessandria e meno di 2 dal Cairo, quindi, come dicevo all’inizio, un itinerario ideale potrebbe essere Alessandria – Cairo – Fayyum, soprattutto se si hanno bambini che tollerano poco i lunghi viaggi in auto (i nostri ci sono abituati).
- Per i trasporti, consiglio sempre a chi non ha mai guidato in Egitto di affidarsi a un’agenzia turistica per i trasferimenti ed evitare di noleggiare un’auto. Anche se le strade extraurbane sono in buone condizioni, grandi e poco trafficate, lo stile di guida è piuttosto selvaggio, per non parlare del caos all’interno delle città.
Se state pensando di organizzare un viaggio in Egitto, sarò felice di aiutarvi. Potete scrivermi tramite la sezione Contatti del blog.